Stage di fine estate - La Spezia
Pratica di Hojo col M° Carlo Raineri VII° dan Shihan
PREAMBOLO
Ho conosciuto il maestro Hosokawa nel 1990... era spesso ospite del maestro Verona e mi capitava, in qualche martedì o giovedì sera “ordinari”, di vederlo seduto in seiza, intento ad assistere alla lezione dei bimbi in palestra, quando aprivo la porta del dojo per salutare e “buttare un occhio”.
Il suo sguardo fiero e la postura solida che tradivano l’antica discendenza della famiglia da nobili samurai, venivano in un attimo dissipati dall’enorme e spontaneo sorriso con il quale quel misterioso ed esotico maestro, rispondeva alla mia consueta intrusione... la successiva lezione era un continuo susseguirsi di shikko, ukemi e koshinage, intervallati dalla formula di invito alla pratica “Hai doozo, san!” (はいどうぞさん)
Oltre all’aikido il Maestro era solito proporre “Hojo” (法定), primo kata della scuola Jikishinkage ryu, un complesso kata di kenjuitsu che si divide in 4 parti simboleggianti le 4 stagioni naturali e della vita; a quel tempo, nella mia primavera di praticante, non apprezzavo il kata poiché lo trovavo (ERRONEAMENTE) per nulla marziale ed inefficace, non riuscendo mai ad apprenderlo... come in “UNPO”, i tipici passi di questo kata, io ed “Hojo” viaggiavamo su due binari paralleli che in quel momento non erano destinati ad incontrarsi: “hojo” troppo raffinato, io troppo immaturo!
MOLTI ANNI DOPO...
Appuntamento alle 8 di venerdì mattina, solito posto! Si parte per l’ultimo stage dell’anno accademico, quello tenuto dal maestro Raineri “pro Hosokawa” a La Spezia… tre giorni belli intensi dedicati alla pratica di Hojo!!
In men che non si dica siamo al centro sportivo “Le Giraffe”… iscrizione, caffè di rito e subito ad indossare il keikogi… arrivano pian piano da diverse città d’Italia i compagni con cui immancabilmente, da tre anni a questa parte, condividiamo questa straordinaria esperienza; saluti di rito, quattro chiacchiere e… si comincia!!!
Il venerdì scorre tranquillo con lo studio di Fuyu no tachi - 冬の太刀 (inverno) con i suoi movimenti lenti ma solidi e con Haru no tachi - 春の太刀 (primavera), che si esegue in modo fluido e vivace, accompagnata da forti kiai... a fine giornata la fatica si fa sentire, ma torniamo a casa con diverse indicazioni su cui studiare.
Sabato mattina dedicato a Natsu no tachi - 夏の太刀 (estate); il maestro Raineri chiama Diana come uke… precisa e impeccabile come al solito… i complimenti degli altri praticanti si sprecano! Il pomeriggio, annebbiati dalle immancabili birrette approcciamo a quello che ritengo la parte più difficile: Aki no tachi - 秋の太刀 (autunno) con il suo ritmo variabile che simboleggia il cambiamento. Con tanta fatica riusciamo a portare a termine la giornata… domani ultimo giorno dedicato alla sintesi di quanto studiato fino ad ora, ma stasera è il momento della cena di gruppo, delle risate con gli amici veneti e delle birrette dissetanti.
Levataccia domenica mattina, ma non possiamo mancare! Ripasso completo e parallelismi con le tecniche di aikido… poi di nuovo estate ed i suoi movimenti esplosivi ed intensi! Adesso tocca a me, per la prima volta “stare sotto ai riflettori”… Tensione altissima che poi esplode come un temporale estivo… Nell’aria percepisco la stessa elettricità!!!
E come un temporale estivo… finisce tutto nell’arco di un brevissimo tempo.
Torniamo a casa stanchi ma soddisfatti…un pensiero va al me stesso di 30 anni fa…. ci sono volute tre decadi, ma quell’unpo è diventato ayumi-ashi!!!!!
Gianluca Bertuccelli
Responsabile di Dojo
IV° dan Hombu Dojo
Leggi nel nostro sito web la pagina dedicata alla pratica di Hojo!
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